“A che punto è la notte?”. È la frase con la quale si apre il secondo atto del Macbeth di Shakespeare e, conseguentemente, il titolo di un libro degli.
Dec 14, 1994
· Imdb7.1/10' title=' · Imdb7.1/10' />Isaia 21,11-12. 11 Oracolo sull’Idumea. Mi gridano da Seir: «Sentinella, a che punto è la notte? Sentinella, quanto resta della notte?». 12 La sentinella risponde. Non ci sono ancora frasi celebri per questo film. Fai clic qui per aggiungere una frase del film A che punto è la notte adesso. ». Scopri A che punto e' la notte di Fruttero & Lucentini: spedizione gratuita per i clienti Prime e per ordini a partire da 29€ spediti da Amazon.
A che punto è la notte is a mystery novel written by Italian authors Carlo Fruttero and Franco Lucentini in 1979. It was published by Arnoldo Mondadori Editore, and. «In un momento in cui è sempre più difficile attrarre capitali internazionali per produrre storie nazionali A che punto è la notte rappresenta un felice esempio. “Sentinella, a che punto è la notte? “ Cari amici, la figura della sentinella che vigila nella notte, è quella che è più rappresentativa del ruolo che un. A che punto è la notte. Scritto Da Rosaria Andrisani il 22 febbraio 2012. Carlo Fruttero e Franco Lucentini con A che punto è la notte, romanzo pubblicato nel 1979. Incontro con Francesco Ciafaloni. Luciano Gallino, maestro di rigore in un’Italia che vive di menzogne e approssimazioni, ha pubblicato di recente da Laterza una.
A che punto è la notte. Appunti, considerazioni e analisi tattiche per chi non ha potuto seguire le otto serie di playoff NBA. Se, come tutte le persone normali, negli ultimi dieci giorni siete stati troppo impegnati a godervi i weekend lunghi di Pasqua e del 2. NBA. Non preoccupatevi! La redazione basket de l’Ultimo Uomo ha raccolto mano a mano un po’ di appunti e ha provato qui a riassumere l’andamento delle otto serie del primo turno, tra quelle che sono già finite (Golden State, Cleveland e Houston aspettano già di scoprire chi affronteranno al secondo turno), quelle che stanno per farlo (Utah ha sulla racchetta il primo match point della serie coi Clippers, Toronto e San Antonio lo hanno in trasferta a Milwaukee e Memphis) e quelle che sono sul 2- 2 e promettono di portarci fino al weekend con la promessa di una gara- 7 (le due rimanenti: Washington- Atlanta e Boston- Chicago).
a Che Punto è La Notte
Golden State Warriors – Portland Trail Blazers. Risultato finale: 4- 0. La serie contro i Portland Trail Blazers è stata una discreta corsa a ostacoli per i Golden State Warriors: in gara- 1 C. J. Mc. Collum e Dame Lillard sono impazziti segnando 7. Kevin Durant, Shaun Livingston e Matt Barnes hanno dovuto saltare delle partite per infortunio; quindi persino Steve Kerr è stato costretto ad alzare bandiera bianca; e in gara- 3 sono finiti sotto di 1. Jusuf Nurkic (durato pochissimo) e le solite follie di Dame & C.
J. Tutte prove brillantemente superate con uno slancio a dir poco impressionante, visto che gli Warriors hanno chiuso i conti già nel primo quarto di gara- 4 e hanno continuato a giocare la pallacanestro schiacciasassi e divertentissima a cui ci hanno abituati da un mesetto e mezzo a questa parte. Se i Cleveland Cavaliers sono alla ricerca di quel famoso “interruttore” da premere per i playoff, gli Warriors sono ormai certi di averlo — e la cosa che li rende veramente terrificanti per tutte le altre è che, nonostante siano una delle squadre più talentuose di sempre, lo possono premere quasi più in difesa che in attacco. E questo perché Draymond Green è al suo assoluto picco come difensore a tutto tondo — come già analizzato da Nicolò Ciuppani settimana scorsa — e il resto degli Warriors ha ormai raggiunto un grado di conoscenza reciproca da rendere la comunicazione difensiva sostanzialmente telepatica. Draymond Green's defensive impact goes beyond the box score. Keep your eyes on Draymond here.
TM1. Nn. N1. Ls@ringer@Money. Greenpic. twitter. QCg. ZBt— Kevin O'Connor (@Kevin. OConnor. NBA) 2. 4 aprile 2. Aver chiuso così in fretta i discorsi sul passaggio del turno permette loro di gestire i recuperi di KD (solo 2.
Steve Kerr. Per quanto ancora si parli di una rivalutazione delle sue condizioni settimana prossima, Kerr non ha escluso che possa saltare gli interi playoff — e questo sì che sarebbe un colpo duro per gli Warriors, perché la sua capacità comunicativa, emotiva e psicologica non può essere replicata da nessuno dei suoi assistenti, tantomeno da Mike Brown. Perché quando Draymond Green perde la testa (e i playoff dello scorso anno ci dicono che può succedere anche fin troppo frequentemente) non avere in panchina né Kerr né Luke Walton può essere un problema anche per una macchina da guerra come questi Warriors, in grado di rendere un giocatore funzionale persino Ja. Vale Mc. Gee (+4. Net Rating in 4. 9 minuti!). Dall’altra parte, per Portland l’infortunio di Jusuf Nurkic ha spento anche l’ultimissima speranza di poter “dare una serie” a Golden State: senza di lui sono tornati a essere la squadra altalenante che erano prima della pausa per l’All- Star Game, e non appena Lillard e Mc. Collum (semi- leggendario il suo primo tempo di gara- 1) sono scesi di colpi, i limiti della squadra sono venuti a galla. Sarà interessante osservare cosa faranno in estate, anche perché con l’estensione di Mc.
Collum il monte salari decollerà oltre quota 1. San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies. Situazione attuale: 3- 2. Per strano che possa sembrare, sono state quattro parole in conferenza stampa a cambiare i rapporti di forza all’interno di questa serie. Perché è inevitabile individuare in quell’ormai leggendario “TAKE THAT FOR DATA!” di coach David Fizdale il momento in cui i Grizzlies hanno ritrovato compattezza di squadra (tanto è vero che la multa da 3. Se le prime due partite sembravano preludere all’ennesimo cappotto o al massimo un “gentlemen sweep” (serie chiusa in cinque), gara- 4 ci ha regalato la miglior partita di questi playoff a mani basse, anche perché dall’altra parte Kawhi Leonard ha scalato ulteriori marce e si è elevato a un livello impensabile all’inizio della sua carriera.
Nelle prime quattro partite di playoff Leonard ha ritoccato per tre volte il suo massimo in carriera, arrivando ai 4. Dice coach Fizdale: «L’altra sera era in piedi di fianco a me e non respirava. Controllerò il regolamento per vedere se i robot possono giocare nella NBA, perché Pop e gli altri sanno qualcosa che io non so. Se sanguinasse, uscirebbe dell’anti- ghiaccio o una cosa del genere».
Aggiungiamo noi: TOLD YA. Le due partite a Memphis hanno regalato alla NBA il ritorno in grande stile dei Big Three dei Grizzlies: Zach Randolph è rientrato in quintetto in gara- 3 e ha riportato indietro le lancette dell’orologio manco fosse il 2. Spurs come ai vecchi tempi; Marc Gasol nel primo quarto di gara- 1 ha giocato da miglior Gasol della famiglia e in gara- 4 ha mandato a segno il canestro della vittoria, rispolverando gli alto- basso con “Zibo” che li hanno resi una coppia di culto per i decenni a venire; Mike Conley è stato semplicemente immenso, chiudendo gara- 4 con 3. Soprattutto, nonostante gli enormi limiti, il supporting cast di Memphis (da Ennis a Selden, da Harrison a Green, da Daniels fino al vecchio Vince Carter) sta dando tutto ciò che ha, opponendosi a un gruppo nettamente più talentuoso ma in qualche modo reso balbettante al di là della grandezza di Leonard. In gara- 5 la panchina guidata dai 2. Patty Mills e i 1. Ginobili (quattro volte a secco e 0/1.
San Antonio non poteva perdere. Ma in vista delle prossime serie, dato che comunque passeranno gli Spurs, viene da chiedersi: è tutto qui il supporting cast di Kawhi? Houston Rockets – Oklahoma City Thunder. Risultato finale: 4- 1.
Visto che siamo in tema di supporting cast, è paradossale che la serie che proponeva il “marquee matchup” di questo primo turno –quello tra James Harden e Russell Westbrook – sia stato deciso proprio da tutti gli altri. Gara- 4 tra Houston e OKC da questo punto di vista è stata emblematica: in una serata in cui Harden ha litigato con pallone e canestro (5/1.
Lou Williams- Eric Gordon- Nene. E se i primi due erano attesi a livelli del genere – visto che sono la miglior coppia di esterni immaginabili dalla panchina per il sistema di D’Antoni, nonché i due migliori realizzatori tra le riserve dell’intera NBA - , il terzo è stato il vero giocatore in grado di far saltare il banco, realizzando un 1. Allo stesso modo, anche in gara- 5 i Rockets sono riusciti a spuntarla di nuovo nonostante un 8/2. Harden e un terrificante 6/3. D’Antoni. Al contrario, i compagni di Russell Westbrook sono stati inevitabilmente oggetto di discussioni infinite tanto quanto il loro leader: nelle cinque gare della serie, il differenziale su 1. Fossa delle Marianne – o, come suggerisce ESPN Stats& Info, è peggio di quanto fatto dalla Tune Squad contro i Monstars nel primo tempo di Space Jam. Molto semplicemente, i Thunder sono una squadra da altissima Lottery senza il loro leader, perché così erano stati costruiti avendo in mente di poter contare anche su Kevin Durant (sigh) e anche perché in questa serie si è giocato a un ritmo talmente elevato e col campo talmente aperto da rendere la presenza di Enes Kanter (fulcro della second unit di OKC) totalmente ingiocabile.
E dire che, tolto il massacro di gara- 1, il quintetto dei Thunder se l’è giocata più che egregiamente contro quello degli avversari (+2. Net Rating), venendo però a mancare tanto nei minuti senza Westbrook quanto nei sanguinosissimi ultimi quarti. Gara- 2, da questo punto di vista, è stata emblematica: Thunder avanti anche in doppia cifra per quasi tutti i primi tre quarti imponendo la superiore stazza fisico- atletica; parziale di 9- 0 immediato non appena Westbrook si siede; rientro in fretta e furia del leader e serbatoio della benzina del numero 0 che si svuota fin troppo presto, portandolo a scelte sbagliate (il famoso 4/1. Un piccolo appunto su una deriva tecnica che mai come in questa serie sta dilagando: si è sempre pensato che procurarsi tanti viaggi in lunetta derivasse dall’attaccare costantemente il ferro, ma ormai è sempre più comune che i tiratori – specialmente quelli dei Rockets che possono vantare su due autentici maestri della materia come Harden e Williams, che ovviamente e giustamente fanno i loro interessi – riescono a lucrare preziosissimi viaggi in lunetta anche tirando tantissimo da dietro l’arco. Spesso però lo fanno rendendo impossibile la difesa agli avversari, ad esempio arrestandosi all’improvviso non appena girato l’angolo sul pick and roll e provocando il contatto col difensore che prova a passare sopra il blocco, oppure cercando le braccia protese del difensore che prova a mettere la classica “mano in faccia”. Gli arbitri continuano a fischiare questo tipo di falli anche quando i contatti sono minimi o totalmente involontari da parte della difesa, rendendo di fatto semi- impossibile difendere contro di loro: siamo sicuri che sia la direzione giusta? L. A. Clippers – Utah Jazz.
Situazione attuale: 2- 3. Mai come in questa serie l’asse dell’inerzia si è spostato da una parte o dall’altra in maniera improvvisa e imprevedibile. Che tra Jazz e Clippers le cose fossero in sostanziale equilibrio era già stato ampiamente discusso in sede di preview, ma l’immediato infortunio di Rudy Gobert dopo 1.